poesie diamantine
di
iannilli antonella
poesie diamantine
di
iannilli antonella
Poesia di Iannilli Antonella inserita in molti testi antologici
-TEMPI DÌ GUERRA-
Il tempo è sospeso tra le città cristallizzate
colme di ragioni,
che non trovano quiete.
Domineranno i rami degli ulivi
sopra il mare schietti e sinceri,
ancora non per poco
cercando astratti il tempo libero.
Dove si nasconde il rimorso ?
Dove siede il nodo in gola ?
Dove si addormenta il pensiero?
Siamo connessi negli spazi
col peso sulle spalle
che tutto intorno a noi è assente
e tutto si modifica al secondo,
e si frantuma cenere
tra le mani strette al petto.
Nel frattempo evapora
toccando vette impossibili e ruvide
la sconoscenza tra le genti,
- dissemina- vuoti
custodisce sepolcri imbiancati
dove i fiori non vogliono più nascere
Iannilli Antonella selezionata con due componimenti -Il fiume -e -Il rifiuto - al concorso internazionale
-Mario Luzi-
-IL FIUME –
Talvolta guardo il fiume
raccolta, composta, abbandonata.
Notte insonne duetto senza parole,
non vi è giustificazione al dolore,
granitico lento passare.
Talvolta guardo il fiume cantando percussiva
riappaiono fantasmi senza struttura,
dilettante acerba
colgo l'indicibile dell'abbandono
e cade nel vuoto dell'assenza,
preghiera vergine a Dio
mi distruggerò.
Talvolta guardo il fiume,
ampiezza malinconica afflitta
formalmente maledetta,
concedersi
nell'orgiastica conclusione finale
che tutto
è solitudine.
POESIA DI IANNILLI ANTONELLA NEL VOLUME - POETI ITALIANI CONTEMPORANEI -VOLUME -ARDISIA- POETICI ORIZZONTI- Collana-IL PAESE
DELLA POESIA - EDIZ .2016
-RIVERBERI -
In quel giorno
slogato appannato dal tempo,
rincorrevo
e rigavo sussulti
a ricordi rapiti.
Traforate speranze incappate
nell'anima a raccogliere pezzi
mentre il fiume irreale dei sogni
s'incassava supino
a falciare trapassate illusioni.
Trascurando con cura
l'incantata mancanza
di dar tregua e riposo
ai miei sguardi
-LONTANI-
Poesia di Iannilli Antonella selezionata al concorso –INDICE DELLE ESISTENZE- ediz 2015
- UN UOMO UNA DONNA -
Rigogliose torsioni amorose
che nel cortese gesto dì un bacio
fa consonanza tra corone dì spighe
e il corpo mio
la posa contrapposta delle mani,
orpello vibrante e luminoso abbandonata incolta
attorniata da gusci dì noci
ed emicicli d'acqua piovana,
faccio nozze con te tra arazzetti AMOROSI
e disgregati sentimenti che dedico
a rivaleggianti fraseggi.
Ed a rallentatore guardami!
Sono groviglio aggrovigliante
sospesa assieme a te deformazioni ottiche
dì luce tra corpo e voce.
Poggia lieve su me il bacio tuo,
in melanconica beltà
Tu sei lo scettro il trono dei miei sensi,
io sono riflettore arrubbinato denso dì nubi
e con gli artigli acchiappo te e la vita.
Come morsa dì ghiaccio e marmi bianchi e verdi,
appiccicata a te martirio e poi tributo
e furono teoremi quei baci dati a misurarci
tra i notturni vapori nebbiosi
e il limpidissimo onnisciente sole mattutino
ancora lì stranieri tra cespugli e cinciallegre.
stretti a concluder che la vita
è incredulità che staglia davanti a noi
solo secondi che passano infiniti.
SELEZIONATA AL CONCORSO INTERNAZIONALE -IL FEDERICIANO- CON LA POESIA– UN CERCHIO INTORNO AL MACROCOSMO-EDIZ. 2016
-IL CERCHIO INTORNO AL MACROCOSMO -
di Iannilli Antonella
La curva all'orizzonte s' addolcisce tra terra e litorale.
e tutto corrisponde alla gravosa attesa
attorcigliata
all'inquietudine d'aver coscienza
di quel senso vuoto,
quell'avvertibile desolante nostalgia.
Sentirsi sulla pelle i disgiunti miraggi rapinosi.
-STELLE DELLA NOTTE-
tagliati via di netto,
incarcerati
arresi.
Dell'essere inesistente
l'inesistenza.
Quanto è sottile quel senso di mistero
e non so che
eternamente rammendato addosso,
fuoriesce a luce fioca
febbrile e visionario,
seguendo spazialità irreali,
varcando con possenza
la quotidianità.
E via con tutto lo stupore !
Ed è un espandersi e un tornare,
un circolare vago intorno al cerchio.
SELEZIONATA AL CONCORSO-INDICE DELLE ESISTENZE- CON LA POESIA -L'AMORE CHE VORREI- SEZ.. AMORE EDIZ.2014
-ECCO L' AMORE CHE VORREI-
di Iannilli Antonella
La tua luminosità contrasta il rosa antico del sole
e nel tuo abbraccio ritrovo conciliazioni
che straordinaria follia!
Dilata senza fine sensazioni
che disinvolta visione,
danza con me l'amore.
Transita vivacissimo ardore
colorato da fiabe
orchestre e colli, fiumi e campi fertili
saran giacigli che con puntiglio
prenoterò per noi.
Campionari di possesso e grazia
insieme a sollevare il blu profondo
del mare.
A stringere stupefacenti verità turbinanti
con rosse tuniche e morbidezze di baci.
Veemenza che disarciona cavalli
di fronte a draghi impetuosi ecco l'amore
che vorrei da te.
Poesia di Iannilli Antonella selezionata nel volume
– Tre autori a raffronto- il paese della poesia,Aletti editore ediz. 2017
-L’INCERTO ASSOLUTO-
Una coperta di colori in ordine
sotto fanali sbiaditi.
Le vernici dell'anima si sfaldano
in una sequenza d'istanti,
vedere alla rovescio la vita,
che disordine di fili .
Non leggo più che ricordi lenti che stemperano
il male in tazze rosso sangue.
La sera passeggio nel sentiero trasandato,
lo stormo deformato dei falchi
sfreccia ispirato e indenne,
il mio pensiero e' punto e linea,
attraversa astratto pezzi ormai stanchi
sospesi nell’ aria putrescente,
mossi da tramontana di levante.
Ma dove troverò la leggerezza ?
Qui si giace abbozzando solo macigni,
un mondo con le membra spezzate
Poesia di Iannilli Antonella
INSERITA IN VARIE ANTOLOGIE POETICHE
-LUOGHI STORDITI-
Trascinami dove si affiancano i mari
colmi d'acqua sterile e silenzi,
dove cammina lieve ovunque e sparge sale.
Le illusioni ghiotte offrono caos gratuito
e il bianco asciutto della fatalità
piega a se ogni declinata promessa,
strappando a fil di ferro sotto l'acqua fame.
Ognuno insegue e raggiunge,
alla coscienza poi relega appassionati sguardi
senza ritorno.
Nei luoghi storditi si azzardano attratte vette,
che spezzano parole e braccia alla ricerca vana,
che trova solo la vita attorno al collo.
l'abbraccio mai avvinghiato ricolma il ventre vuoto.
Ritrovare a sera la strada maestra
a innalzar l'alone di quella luce sfiancata,
e ammutolita dentro la finestra,
a ricordarci che lì tutto è immobile
disabitato,
senza nome senza esibizioni,
ripetitivo,
uguale come la vita stessa.